lunedì 9 dicembre 2013

Alea Iacta Est!


La gioia. Ecco cosa pervade il mio animo in questo momento più di ogni altra emozione. La gioia!
La gioia di aver visto vincere il candidato per il quale ho tenuto fin dal primo momento che si è presentato sulla scena politica nazionale. La gioia di aver visto trionfare le mie convinzioni, quando tanti intorno a me pensavano che, anche questa volta, sarei stato lì a leccarmi le ferite dopo un’altra sonora sconfitta.
Ma stavolta è andata diversamente.
In tanti ci hanno provato, ma non ci sono riusciti a fermare il desiderio di cambiamento, di semplicità, di legalità, di pulizia che serpeggiava fra la gente così come il fuoco che covava sotto la cenere e cercava solo uno spiraglio per poter esplodere fragorosamente.
E l’esplosione c’è stata. Renzi è il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico!
“Non si ferma il vento con le mani!” era uno degli slogan delle Primarie conclusesi un anno fa, alla fine delle quali il Sindaco di Firenze pronunciò un discorso nel quale si prendeva tutta la responsabilità della sconfitta, senza cercare scuse o pretesti, senza dar la colpa a qualcosa o a qualcuno, senza alcun giro di parole.
Fu quello il momento in cui anche l’ultimo dubbio riguardo lo spessore umano e politico del personaggio Renzi, si dissolse dentro di me. Un politico che ammetteva i propri errori in conferenza stampa! La mia buona memoria non rammentava di averne mai uditi fino a quel momento…
Diverse volte ho pensato all’esito finale di queste Primarie. Ho pensato spesso alla sconfitta e a cosa sarebbe successo dopo. Ma poi, riflettendo a fondo, arrivai alla conclusione che, qualora sconfitta fosse stata, sarebbe stata solo una vittoria di Pirro per l’altro candidato (come fu per Bersani l’anno scorso), in quanto la cocciutaggine di Renzi nel voler insistere nel propugnare idee tanto semplici quanto rivoluzionarie avrebbe fatto breccia nel cuore degli italiani aventi il cuore a sinistra (e non solo).
Ed oggi il primo traguardo è stato raggiunto. D’ora in avanti non sarà per niente facile né per lui né per noi, in quanto bisognerà dimostrare che quanto detto finora sia qualcosa da poter mettere in pratica, e non semplici slogan elettorali. Ma la sfida sarà affascinante e, spero, anche divertente.
Matteo Renzi, fra le altre cose cui poter andare orgoglioso, potrà sostenere di aver vinto con il sorriso. Esaltando sempre le proprie idee e le proprie qualità, anziché denigrando il pensiero altrui o ponendo l’accento sui difetti degli altri competitori.
Ora bisognerà convincere anche chi non si è recato ai gazebo che queste sono le idee che potranno salvare l'Italia.
La strada è ancora lunga, ma ormai gli iscritti, le iscritte, gli elettori e le elettrici l’hanno ormai tracciata e indietro non si torna.
Perciò: avanti tutta, PD!

2 commenti:

  1. Spero che il tuo entusiasmo trovi ragione nel tempo che verrà.

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    1. Lo spero anch'io, altrimenti si sarà perso altro tempo.

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